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lunedì 31 marzo 2014

Snowpiercer (ita)



  • Titolo italiano: Snowpiercer
  • Regista: Bong Joon-ho
  • Anno: 2013
  • Cast principale:  Chris Evans, Jamie Bell, John Hurt, Tilda Swinton, Octavia Spencer, Song Kang-ho, Ed Harris, Go Ah-sung, Ewen Bremner, Alison Pill
  • Autore letterario: -
  • Voto film (da 1 a 10):  6,5 (di incoraggiamento)
  • A chi può piacere: agli appassionati di azione con un risvolti violenti e gli amanti della fantascienza distopica
  • Vai allo streaming del film




Snowpiercer è un film ambientato nel 2031. Gli unici esseri umani che pare abbiano avuto la fortuna di salvarsi da un apocalisse climatica, che ha trasformato la terra in un ghiacciolo inospitale, vivono in un lunghissimo treno che è partito 18 anni prima, nel 2013. A quel tempo infatti risale la catastrofe, da allora il treno non si è più fermato. Perché? direte voi… Beh, così il regista si è potuto inventare un futuristico motore a moto perpetuo, che può far andare aventi il mezzo all'infinito! 

Nei vagoni di coda vivono in condizioni di miseria, i più sfortunati, hanno poco cibo, poca acqua e non hanno accesso al minimo lusso. Nei vagoni centrali, vivono i più fortunati che alla faccia dei poveracci si godono la vita con droghe, lussi, sfarzo e cibo di qualità. Nella testa del treno abbiamo l’inventore della locomotiva, che governa il treno, sia in senso di conduzione del convoglio che di autorità che gestisce il popolo che lo abita.

Insoddisfatti dei continui soprusi da parte dei soldati ed intenzionati a riguadagnare la giusta dignità, alcuni del vagone di coda decidono di organizzare una rivolta e spalleggiati da un gruppo di coraggiosi, partono alla conquista della testa del treno.

Il film finisce con… scherzo! Non lo dico, tranquilli. 

Comunque per come la vedo io, inquadrare questo film come fantascienza è una forzatura, troppe le incongruenze e le imprecisioni scientifiche su cui tutto si basa. Il film si salva perché le scene di azione son ben girate e alla fine quella lotta di classe di poveri contro ricchi richiama quei temi sociologici che piacciono ad una buona fetta di cinefili.

Personalmente penso che il regista non avesse la pretesa di dare un significato psico-sociale alla vicenda, penso invece che abbia voluto spalmare qua e la un po' di conflitto di classe, con un pizzico di etica controversa da situazione estrema, il tutto senza approfondire ne dargli spessore, cioè solo come un piccolo substrato per dare senso alle scene di violenza e di azione che sono il vero intento ed il vero motore del film.

Divergent (ita)



  • Titolo italiano: Divergent
  • Regista: Neal Burger
  • Anno: 2014
  • Cast principale: Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet, Miles Teller, Ray Stevenson, Ashley Judd, Meaghan Martin, Maggie Q, Jai Courtney
  • Autore letterario: Veronica Roth
  • Voto film (da 1 a 10):  7,5
  • A chi può piacere: agli appassionati di fantascienza distopica e a coloro a cui piace la situazione dove un pugno di eroi agendo salva la situazione.
  • Vai allo streaming del film



La storia è ambientata in un futuro imprecisato, a Chicago, la città porta gli evidenti segni di una qualche precedente guerra. La società che la abita è divisa in fazioni, ogni fazione assolve ad un compito nella collettività, e la scelta della fazione di appartenenza avviene al momento del passaggio dall'adolescenza alla vita adulta, un operatore effettua un test psichico analizzando delle allucinazioni indotte e in questa maniera si determina la fazione a cui più l'indole di una persona si addice.

A differenza del classico genere distopico dove c'è sempre qualche sistema totalitario che tiene il popolo in miseria, sotto oppressione militare o lo priva di molte delle classiche libertà fondamentali degli individui, qui ci troviamo in un ambiente piuttosto pacifico con un sistema delle fazioni che garantisce una certa stabilità. A testimoniare che all'inizio questo film vorrebbe dare un immagine di una società utopica piuttosto che di una distopica c'è ad esempio  il fatto che alle persone che effettuano il test psichico di cui ho parlato prima, non gli viene imposto di andare nella fazione risultante dal test, ma sono liberi di scegliere diversamente. Beatrice (Tris), l'eroina del film ha però la caratteristica di non poter essere inquadrata da questo test, che su lei non è capace di dare un esito certo, e per questo è una divergente. I divergenti sono considerati una minaccia per la società, tanto che l'operatrice che gli effettua il test gli consiglia di non svelare a nessuno il fatto che lei sia una divergente.

Quella che sembra una società in pace e ben equilibrata, è in realtà sull'orlo di uno sconvolgimento, e proprio in questa concomitanza la protagonista, con un pugno di alleati si troveranno coinvolti e a dover agire per riportare l'ordine.

Ho trovato il film ben congegnato e l'idea di questa società divisa in fazioni mi ha subito affascinato.

Da reminiscenze universitarie mi pare di ricordare che in psicologia esista il temine divergente per indicare un tipo di intelligenza difficile da misurare, in quanto non segue le solite logiche o regole, una persona con intelligenza divergente trova soluzioni alternative rispetto a quelle a cui la maggior parte della gente penserebbe. La trovo un'idea affascinante e geniale per svilupparci un romanzo di fantascienza e quindi anche un film.

La pellicola è tratta da un romanzo di Veronica Roth e fa parte di una trilogia e visto che la trama mi ha coinvolto e convinto, spero che realizzino anche la trasposizione cinematografica degli altri due romanzi.